Ragione religione morale
di Marcello De Grandi
Qualche anno fa, gli studenti partecipanti all’I(nsegnamento) della R(eligione) C(attolica), nelle classi superiori di un liceo, proposero all’insegnante un questionario, per il quale fui pregato di una risposta.
Ecco le sei domande: I) E’ opportuno che la filosofia si confronti con le tradizioni religiose o si tratta di una contaminazione dannosa? 2) Vi pare che le questioni religiose abbiano una rilevanza solo storico-culturale (quindi occasionale) o anche più generalmente umana? 3) Il concetto di libertà di scelta ed autodeterminazione viene modificato se si assume una prospettiva religiosa? 4) L’esperienza di Dio onnipotente e buono è in qualche modo conciliabile con la sofferenza e la casualità delle disgrazie? 5) Ritenete che nel complesso delle dottrine fondamentali del cristianesimo vi sia spazio per una illustrazione e spiegazione filosofica? Motivate ed esemplificate. 6) Qual è in generale la vostra opinione sul contributo che le religioni possono dare alla elaborazione culturale?
Le risposte furono ritenute adeguate dagli studenti e, nella sostanza, si ritroveranno nelle pagine del libro.
Questo fatto ci convinse sempre più che, a provocare e mantenere la fede, sono richieste ancora dimostrazioni razionali. Gli studenti, nel loro candore intellettuale e nella loro radicalità emotiva, sentono sempre il bisogno di prove, documentazioni, ragionamenti, spiegazioni che “tengano botta” anche per una società indifferente alla fede, perché religiosamente agnostica o, addirittura, approdata all’ateismo e ostile alla Chiesa. Capiscono che, oltre alla testimonianza delle “opere” (si veda la figura di san Pio da Pietrelcina e di madre Teresa di Calcutta), occorrono loro anche delle parole di verità, affinché si sentano sempre pronti a “rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è nei credenti” come vuole la prima lettera di san Pietro (c. 3, 15).
Molte delle riflessioni erano già state pubblicate a cavallo degli anni 1980-90, ma qui vengono riprese con un ordine conforme al “Catechismo della Chiesa cattolica” edito per volere di papa Giovanni Paolo II, ma con la stessa preoccupazione di chiarezza e dimostrazione.
Valsolda, Gennaio 2015.
Don Marcello De Grandi